Pane svedese: il Knäckerbröd

Pane svedese: il Knäckerbröd

Questa è la storia di un pane svedese, di un amore per un territorio e di come sono stata corteggiata da un ricettario che voleva a tutti i costi venire a casa con me!

Amo i libri: fotografici, grafici, di cucina, di narrativa, anzi dovrei scrivere che amiamo i libri, la nostra casa oramai ne è piena e a fatica si trova altro spazio dove stivarli tanto che abbiamo trasformato anche le scale in una libreria.. proprio per questo al momento ogni acquisto per casa va ponderato: ci serve veramente? Si o No?
Per i libri questo discorso non vale ma prima di portare a casa qualche nuovo tomo un po’ di resistenza bisogna anche farla!

Era novembre quando, girovagando per le librerie del centro alla ricerca di un regalo per mia sorella, un libro ha attirato la mia attenzione, un ricettario tanto per cambiare, diverso dai soliti visti e bramati fino ad allora, questo riguardava i paesi del Nord Europa; a dire il vero in contemporanea ne ho trovati ben due sullo stesso argomento.

Dovete sapere che io ho una predilezione per tutto quello che è Finlandia e per tutto ciò che è scandinavo così, senza pensarci un attimo, ho abbandonato la ricerca del regalo e mi sono messa a sfogliarli sognando ad occhi aperti.

I due libri in questione: “La Nuova cucina del Nord” edito da Guido Tommasi Editore e “La Cucina Nordica” pubblicato da Phaidon sono diversi uno dall’altro ma entrambi affascinanti per chi come me ha passato anni a studiare il design e la cultura nordica e ci ha fatto pure la tesi di laurea.

Non ero entrata in quel negozio per me quindi ho riposto accuratamente i due tomi dove li ho trovati e non vedendo nulla di adeguato per mia sorella sono uscita dalla libreria per entrare in un’altra.. girando per gli scaffali mi trovo nuovamente davanti agli occhi i due tomi “vikinghi”, erano li con le loro foto irresistibili e quel titolo che rimandava a quelle terre lontane ma non troppo di cui conosco abbastanza per chiudere gli occhi e ritrovarmi nelle ambientazioni dei miei libri.

Nelle settimane successive mi è capitato di entrare in altre librerie per i regali di Natale e ogni volta mi fermavo a sfogliare i due libri indecisa su quello che avrei voluto prendermi per primo ma poi desistevo sempre, non avevo bisogno di aggiungere altro peso alle mie spalle già duramente provate dai pesi dei presenti natalizi.

Una sera di dicembre, dovendo acquistare un regalo su Amazon vengo “molestata” dall’immagine di un libro abbastanza grande, con tre foto in copertina: un’aringa, un paesaggio innevato e un piatto, non avevo più scuse, non avrei neppure dovuto trasportarne il peso in giro per la città, il puntatore l’ha indicato e con un click l’avevo acquistato!
Dopo pochi giorni dall’ordine il mio nuovo ricettario di cucina era arrivato a casa e io ero felice.

Per due mesi l’ho sfogliato tutto almeno una volta a settimana, sono andata alla ricerca degli ingredienti di alcune ricette, senza mai trovare gli aghi di pino o la tisana agli aghi di pino, che se voi avete idea di dove io possa trovarla fatemelo sapere subito, poi qualche giorno fa mi sono decisa e ho testato la prima ricetta, quella che prima di tutte mi aveva colpito, ancora quando il libro non l’avevo comprato, forse è stato merito della foto oppure della descrizione non lo so.. ma fatto sta che ho deciso che il Knäckerbröd, il pane svedese, sarebbe stata la mia prima ricetta del Nord.

La ricetta originale di questo pane svedese prevede l’utilizzo del Golden Syrup al posto del miele, dell’aneto secco, del sale normale al posto del sale alle erbe e dei soli semi di girasole, io l’ho voluta interpretare alla mia maniera con quello che avevo in dispensa.

pane croccante con semi

Ingredienti per il Pane Svedese

20g. lievito fresco
2 cucchiai abbondanti di miele d’edera (o altro miele dolce)
270ml acqua fredda
400g farina 00
120g farina di segale integrale
1 cucc.no sale alle erbe
Mix di semi: Girasole, Lino, Sesamo, Papavero

 

Come preparare il Pane Svedese

Per preparare questo pane svedese non ci vuole molto tempo e neppure troppa attenzione, se non al forno quando lo mettete a cuocere, se non siete li davanti potreste rischiare di bruciarlo, vi ho avvisati!

In una ciotola capiente sbriciolate il lievito, versateci poi l’acqua e aggiungete il miele, stemperate bene il tutto con l’aiuto di una frusta o di una forchetta, ma con la frusta io trovo che si faccia prima, unite le due farine e il sale e impastate il tutto, poi coprite con la pellicola e lasciate riposare a temperatura ambiente per una quarantina di minuti.

Accendete il forno a 200°, dividete l’impasto in 6 palline, prelevatene una e lavoratela su una spianatoia con un po’ di farina di segale, appiattitela e poi tiratela con il mattarello cercando di ricavare un cerchio sottile del diametro di c.ca 20cm, spargete sulla sua superficie i semi e ripassate con il matterello per farli aderire all’impasto, attenzione a non bucare il vostro pane svedese.

Prendete un taglia pasta o un bicchierino da liquore e praticate un foro al centro del vostro cerchio, spostate il vostro pane su una teglia piatta ricoperta con carta da forno, punzecchiate la superficie con i rebbi della forchetta e infornatelo per c.ca 5 minuti o fino a quando i bordi del vostro pane non saranno ben coloriti, sfornate e lasciate raffreddare, proseguite allo stesso modo con le restanti palline.

N.b. io ho usato parte dell’impasto per creare tanti piccoli snack del diametro di 5/6 cm, purtroppo, o per fortuna, sono stati subito spazzolati e non ho potuto fotografarli.

Nella nota dell’autore si consiglia di consumare il Knäckerbröd con aringhe sott’aceto, uova a fette e formaggio, io le ho testate con aringa affumicata sott’olio e con la mia marmellata amara di agrumi e si sposa bene con entrambe; i più golosi potrebbero spalmarci prima del burro salato, questo pane svedese è fatto proprio per questo, si dice infatti che il suo lato più irregolare e ondulato venga chiamato “dell’uomo ricco” perché il burro spalmato resta nei suoi avvallamenti.

Conservate il Knäckerbröd in un contenitore ermetico, questo pane si conserva per parecchi giorni; ovviamente se lo provate fatemelo sapere!

Vi state ancora chiedendo quale libro dei due ha deciso di venire a vivere con noi? La Nuova Cucina del Nord Ed. Guido Tommasi Editore.

P.s. penso comunque che mi toccherà adottare anche l’altro “vikingo”, per parcondicio!