Volevo pubblicare questo post appena dopo Natale ma tra una cosa e l’altra mi ritrovo ad aprire il blog per scrivervi di una ricetta e ritrovarlo tra le bozze.. così l’ho ripreso in mano e ho deciso di rivederlo drasticamente e di integrarlo con questa ricetta che è strettamente collegata; Vi chiedo subito scusa per le foto che allegherò, sono fatte con il cellulare e senza troppa attenzione ma è una pasta e ceci che merita di essere provata con o senza il tartufo!
Natale è oramai alle spalle, l’albero e le sue decorazioni sono stati accuratamente riposti nelle scatole, la casa ha ripreso i suoi ritmi normali e finalmente è arrivata anche la pioggia! E cosa c’è di meglio di una giornata uggiosa per parlare di ricette “Comfort Food”?
Questa Pasta e ceci è diventato un must dell’inverno a casa nostra; la sua particolarità è che la pasta viene cotta in una zuppa di ceci molto liquida assorbendo così tutto il sapore che questi fantastici cereali rilasciano nell’acqua di cottura.
Per la perfetta riuscita di questa ricetta ci vuole un po’ di fortuna oppure un po’ di occhio e di ingegno; bisogna infatti calcolare la giusta quantità di liquido in cui far cuocere la pasta per fare in modo che a fine cottura siano stati assorbiti tutti i liquidi.
Se avete avuto fortuna come me oppure se utilizzerete qualche trucchetto ingegnoso la pasta verrà cremosa al punto giusto pur restando al dente. Probabilmente è più difficile da spiegare che da fare.
Per questa pasta come per quella con i piselli o i fagioli cannellini il formato è molto importante, io utilizzo sempre le mezze maniche del pastificio Rummo ma possono andare bene anche altri formati di pasta (e ovviamente di altre marche) purché possano raccogliere e “racchiudere” i ceci e la loro crema all’interno.
Per la Pasta Rummo poi potrei scrivere un articolo di lodi, ne avevo sentito parlare e poi quando finalmente l’ho trovata al supermercato non l’ho più sostituita.
Solitamente quando faccio questa pasta e ceci uso profumarla con uno o due rametti di rosmarino, una generosa grattugiata di parmigiano, del pepe nero macinato al momento e un filo d’olio a crudo ma questa volta ho deciso di arricchirla con il favoloso Tartufo Nero Estivo di Norcia conservato in salamoia che mi ha regalato mia mamma a Natale.
La storia di questo e degli altri regali di Natale sarebbe dovuto essere il tema principale di questo articolo e quale occasione migliore se non di legarlo ad una ricetta speciale?
Il Tartufo Nero Estivo di Norcia, come altri prodotti, arriva da una delle aziende certificate della Valnerina che quest’anno sono state gravemente colpite dal terremoto. Se pur meno saporito rispetto al tartufo autunnale questi erano particolarmente profumati e buoni, li ho utilizzati anche per delle uova all’occhio di bue e per un risotto, provare per credere!
Dopo i tristi avvenimenti dello scorso autunno abbiamo pensato che sarebbe stato giusto e bello regalare prodotti tipici di quella zona per aiutare le aziende in difficoltà e fare un ottimo presente ai nostri parenti, particolarmente golosi. L’idea mi sembrava così bella che ho voluto condividerla con mia mamma che ha preso a cuore l’iniziativa. Computer e telefono alla mano ci siamo messe alla ricerca e abbiamo ordinato di tutto e di più; Io ho comprato lenticchie, confetture, marmellate, frutta sciroppata, caramelle, saponette e creme a base di miele e un meraviglioso miele d’edera che sembra caramello; Lei salumi e insaccati vari, salsicce fresche, cereali e appunto il Tartufo Nero Estivo di Norcia.
Ci siamo trovate benissimo con tutte e tre le aziende contattate, nella tragedia e nello sconforto si sono rilevate persone molto disponibili e in gamba meritevoli in tutto e per tutto di un aiuto concreto per ripartire. Ve le consiglio vivamente, non solo perché è una meravigliosa iniziativa ma anche perché sono tutti prodotti eccezionali.
Ovviamente è ancora possibile acquistare presso queste aziende quindi se scorrete la pagina verso il basso troverete altre informazioni a riguardo.
Ora veniamo alla ricetta; se non vi piace il Tartufo potete ometterlo ma, se invece lo apprezzate come me potete ordinarlo in una delle aziende segnalate a fine articolo.
– 250/300gr di ceci ammollati
– 180gr di mezze maniche o altra pasta simile
– 2 rametti di rosmarino
– 1 spicchio d’aglio vestito
– Parmigiano Reggiano Grattugiato
– 2 Tartufi Estivi di Norcia in salamoia
– Pepe nero facoltativo
– Acqua, sale e pepe q.b.
Per prima cosa mettete in ammollo i ceci per una notte poi scolateli, lavateli e metteteli in una pentola capiente con un filo d’olio d’oliva, lo spicchio d’aglio schiacciato e fate scaldare per qualche minuto, aggiungete poi il rosmarino lavato e l’acqua fredda, io ho fatto ad occhio e non so dirvi l’esatta quantità di acqua ma diciamo che deve ricoprire i ceci di 3/4 dita; lasciate il coperchio leggermente scostato per permettere al vapore di uscire e fate cuocere a fuoco medio fino a quando i ceci non saranno pronti ma ancora sodi; salate leggermente e poi togliete la pentola dal fuoco, eliminate i rametti di rosmarino e l’aglio e lasciate raffreddare per mezz’ora.
Con una schiumarola prelevate metà dei ceci e metteteli da parte poi con l’aiuto di un frullatore ad immersione frullate quelli restanti con la loro acqua; unite nuovamente i ceci interi e controllate che sia giusto di sale. Controllate la quantità di liquido, tenendo presente che dovrete cuocervi la pasta.
Rimettete sul fuoco la zuppa e contemporaneamente un pentolino di acqua, servirà nel caso l’acqua dei ceci non fosse abbastanza per cuocere la pasta; portate entrambi a bollore poi buttate la pasta nella zuppa di ceci e portate a cottura facendo in modo che i liquidi si asciughino completamente.
Nel caso mancasse l’acqua potete aggiungerne un po’ mentre nel caso vi sembri troppa potete prelevarne la quantità in eccesso tenendola sempre al caldo doveste averne bisogno per terminare la cottura.
Quando mancano 3/4 minuti aggiungete il tartufo affettato sottilmente al coltello o con la mandolina e finite la cotture.
Servite immediatamente la Pasta e Ceci completando il piatto a piacere con del Parmigiano grattugiato e un filo d’olio a crudo; se non mettete i tartufi o se vi piace l’accostamento aggiungete del pepe nero macinato al momento.
In questa pagina del portale della Valnerina; potete trovare un elenco di aziende reali e certificate da cui si possono fare acquisti di vario genere, non solo alimentare; tra queste ci sono anche le aziende che abbiamo contattato noi; cliccando sui nomi verrete reindirizzati ai loro siti; sono sicura che anche le altre aziende elencate vendono prodotti fantastici, quindi se le provate fammelo sapere; io aspetto di finire quanto ordinato (ci siamo fatti prendere un po’ la mano) e poi di acquistare ancora qualcosa.
La Sibilla di Norcia – per marmellate, confetture e non solo
Il Massaro – miele, saponi, creme corpo e altri prodotti a base di miele
Lacrime di Cinghiale – norcineria
Se qualcuno di voi ha avuto il nostro stesso pensiero e ha acquistato da qualcuna di queste o di altre aziende e volesse condividerlo può farlo nei commenti, ne sarei molto felice.