Vellutata di zucca e zenzero con latte di cocco

Vellutata di zucca e zenzero con latte di cocco

La stagione della zucca sta volgendo al termine, così prima che sia troppo tardi vi racconto di questa Vellutata di zucca e zenzero con latte di cocco.

La vellutata di zucca è un must di casa nostra, abbino la zucca sopratutto con lo zenzero perché trovo che il dolce della prima si sposi magnificamente con il fresco e pungente sapore del secondo.
L’idea di aggiungere il latte di cocco invece è venuta dal weekend che abbiamo passato in Alto Adige a febbraio; nella sezione “vegan” del menù del ristorante c’era questa vellutata. Quella sera il tris di canederli ha vinto la mia gola ma mi sono ripromessa che l’avrei rifatta a casa.

Amo le zuppe e le vellutate e quando sono da qualche parte, dall’Alto Adige alla Germania almeno una zuppa me la prendo.
Nello stesso weekend ho mangiato una favolosa crema di patate e porcini con canederlo spezzato al rifugio Oberholz, uno spettacolo, sia la zuppa che il rifugio!

Se mi seguite su Instagram avrete notato le foto dello Strudel e del Kaiserschmarrn (il più buono che abbia mai mangiato) sempre dell’Oberholz.

Nel nord usano aggiungere la panna alle vellutate ma io, pur apprezzandone il risultato, sono riluttante ad usarla quando le preparo a casa, quindi l’idea di utilizzare il latte di cocco, decisamente più leggero, mi è piaciuta subito.

Adoro questo ingrediente; il latte di cocco l’ho usato per fare delle torte di mele e dei plumcake e nel pollo al curry; è un ingrediente speciale e lascia sul palato un lieve sentore di cocco che sta benissimo con altri sapori pungenti come il curry o lo zenzero o dolci e leggermente aspri della mela.

Il risultato è una vellutata ancora più morbida e cremosa e con un leggerissimo retrogusto di cocco che la rende particolare e adatta anche ai vegani! Se non doveste gradire il latte di cocco potete ometterlo, la vellutata risulterà diversa ma sempre buonissima e vegana!

Le dosi sono per 3/4 persone.

Ingredienti per la Vellutata di zucca e zenzero con latte di cocco

1 zucca mantovana (preferibilmente) di medie dimensioni
1 patata di medie dimensioni
Zenzero fresco – 2/3 cm
1 conf. di latte di cocco – non la lattina ne il sostituto del latte da bere
olio extra vergine d’oliva q.b.
sale q.b.
600/700ml di acqua

Come preparare la Vellutata di zucca e zenzero con latte di cocco

La Vellutata di zucca e zenzero con latte di cocco è semplice da cucinare, la cosa più lunga è quella di pulire la cucurbitaceae; molti la cuociono in forno per poi usarne la polpa cotta io invece la utilizzo sempre cruda.

Tagliare la zucca in 2, privarla dei semi e tagliarla a tocchetti non troppo piccoli eliminando la scorza.
Sbucciare la patata e tagliarla a tocchetti. Pulire 2/3 cm di zenzero fresco eliminandone la buccia poi tagliarlo a tocchetti piuttosto piccoli.

Prendere una pentola dai bordi alti, versare un filo d’olio extravergine d’oliva, la zucca, la patata e far stufare per qualche minuto, per evitare che si attacchi, se necessario, aggiungere un po’ di acqua.
Unire lo zenzero e 600/700ml di acqua, salare leggermente, coprire e portare a cottura.

Quando la forchetta entrerà facilmente nella zucca e questa comincerà a sfaldarsi è arrivato il momento trasformare in crema la verdura.
Con l’aiuto di un frullatore, meglio se a immersione, frullare metà della zucca, aggiungere il latte di cocco (acqua e parte densa) e finire di frullare il tutto rendendo la zuppa cremosa, assaggiate se è giusta di sale e nel caso aggiustate il sapore.
Rimettere la Vellutata di zucca e zenzero con latte di cocco sul fuoco per scaldarla, bastano 5 minuti.
Servire calda o tiepida.

Potete accompagnare questa vellutata con dei crostini di pane leggermente saltati in padella con dell’ olio extravergine di oliva.

Il Kokedama arriva dal Giappone, come i più conosciuti Bonsai, la traduzione letterale del termine è “perla di muschio”.
Le radici della pianta vengono avvolte da un substrato di terriccio preparato ad hoc e poi avvolto da del muschio; può essere appeso oppure tenuto su un piano.
Lo scorso autunno ho avuto il piacere di frequentare un workshop sul Kokedama presso il mio garden di fiducia.
Questi sono gli ultimi che ho fatto per noi, dopo due mesi stanno vegetando ed è una grande soddisfazione; non vedo l’ora di realizzarne altri magari da tenere in terrazza.